Capiamo se abbiamo bisogno di subentro o voltura per la nostra casa
Si sente molto spesso parlare di subentro o voltura, due termini molto familiari nel mondo delle forniture energetiche luce e gas, e molti finiscono per fare confusione. Quando ad esempio ci si trasferisce in una casa che era stata abitata in precedenza ci si trova nella condizione di poter effettuare un subentro o una voltura ed è opportuno conoscere bene le differenze per evitare di farsi trovare impreparati. La richiesta di voltura può essere fatta solamente quando il precedente inquilino della casa non ha fatto richiesta di disdetta del contratto.
La voltura è in sostanza il cambiamento dell’intestatario del contatore e per richiederla bisognerà inviare al fornitore tutta una serie di informazioni: l’indirizzo, la matricola del contatore, il codice PDR e i dati del richiedente. La richiesta di voltura deve anche essere firmata sia dal richiedente che dal vecchio intestatario. I costi della voltura sono determinati solo in parte dai fornitori e variano anche a differenza che si parli di un passaggio al mercato libero o al servizio di maggior tutela. Occorre quindi pianificare bene prima di scegliere per evitare brutte sorprese e massimizzare le possibilità di risparmio.
Subentro o cultura: quale bisogna scegliere?
Subentro e voltura non sono quindi la stessa cosa perché quando si parla di subentro si fa riferimento all’attivazione di un nuovo contratto di gas o luce in quanto il precedente inquilino ha disdetto la fornitura prima di cambiare casa. Con la voltura quindi si cambia l’intestatario a un contratto già esistente mentre con il subentro si apre un nuovo contratto a tutti gli effetti che prevede alcuni costi fissi e altri variabili. Per capire se fare un subentro o una voltura bisogna quindi innanzitutto capire se il precedente inquilino ha disdetto o meno il suo contratto di fornitura. Una volta appurato, spetterà comunque all’utente decidere se subentrare e quindi aprire un nuovo contratto oppure se chiedere una voltura e mantenere il contratto del precedente inquilino. Si dovrebbe quindi scegliere tra subentro o voltura sulla base delle possibilità di risparmio. Di solito con la voltura il fornitore garantisce entro quattro giorni la registrazione della voltura mentre con il subentro i tempi possono dilatarsi fino a qualche settimana.